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Photo by Markus Spiske on Unsplash

Siamo obbligati a stare lontani. Gli uni dagli altri. Siamo tenuti a farlo per tutelare noi stessi e chi amiamo. Allo stesso tempo siamo fermi e in contatto esclusivamente con i legami significativi. E’ inevitabile, per ognuno di noi, una riflessione sulla qualità delle proprie relazioni. Vicine e lontane. Significative e non. Nuove o di vecchia data.
Avverrà, trascorso questo tempo, una ridefinizione dei legami: alcuni si fortificheranno, altri nasceranno, altri ancora saranno purtroppo compromessi.

Per il nostro modello un brand è una creatura che si nutre di legami: muore se diminuiscono, evolve se aumentano. Spontaneo lo spostamento della riflessione sulle dinamiche di queste complesse creature che supportiamo e sui loro simili.

Cosa sta accadendo, nella mente degli umani, rispetto alla percezione dei brand e dei loro prodotti?

Cosa accadrà ai brand, alle loro relazioni, finito questo difficile momento?

Esattamente quello che sta accadendo nelle nostre relazioni. L’intensità emotiva è differente, il processo simile. Sentiamo la mancanza di alcune persone, meno di altre. Saremo più disponibili agli altri o svilupperemo chiusura verso gli sconosciuti. Avremo desiderio di nuovi incontri, romperemo le relazioni che ci hanno deluso. Ognuno di noi avrà reazioni differenti a seconda del suo mindset, delle convinzioni che ha sviluppato su di se, sugli altri e sul mondo. Questo importante evento condizionerà i nostri pensieri, le nostre scelte nel breve e nel lungo periodo, inducendo grandi o piccoli cambiamenti nelle nostre abitudini quotidiane.

Non è semplice per un brand decidere come comportarsi in questa delicata fase relazionale, che tipo di comunicazione attuare, che cosa offrire alle persone per supportarle in un momento così difficile. I comportamenti che metterà in atto oggi potranno permettergli di essere rivalutato domani da persone che non lo stimavano o, al contrario, essere criticato anche dai più fedeli amanti. Non essere disponibile al contatto, in alcuni casi faciliterà la relazione futura perché aumenterà il desiderio di vicinanza, in altri spingerà verso la frattura. Non esiste un giusto comportamento da mettere in atto. Non esistono strategie. 

E’ il momento per un brand di supportare chi lo sceglie e non solo. Tuttavia, solo i comportamenti autentici e coerenti con la propria identità verranno premiati e rinforzeranno lo svilupparsi di una buona reputazione. La crisi, se ben gestita, può portare cambiamento e vantaggio. Questo è l’augurio per ognuno di noi e per i brand ai quali, per motivi professionali e non, siamo legati.

Alessandra Carrozza

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